domenica 8 marzo 2020

Isolamento

In Italia la situazione sta diventando ogni giorno più difficile a causa del coronavirus. Prima era un pensiero lontano come se non potesse toccare anche a noi qui e invece questa epidemia si sta avvicinando ogni giorno di più, mi sento braccata. Ormai da quasi una settimana sto a casa, è meglio più sicuro più responsabile. Ma nello stesso tempo proprio adesso che il mio sogno di sempre si è avverato proprio adesso che finalmente avevo la mia casa al mare, bellissima e lucente che mi aspetta davanti al mare infinito, non posso viverla. Ogni giorno la sogno ogni giorno spero di poterla rivedere presto. Mi manca. E' tutta la vita che l'aspettavo che la sognavo e non vedevo l'ora di poterla avere e adesso che è diventata realtà, la realtà mi tiene lontana da lei. Ma non si può rischiare, bisogna stare attenti. Quindi sto a casa e aspetto tempi migliori. Spero. Spero che presto tutto questo finirà che la vita potrà ricominciare, ma ho paura, molta paura per me e per gli altri. Ogni colpo di tosse mi sembra l'inizio della fine. Vorrei non avere certi pensieri invalidanti e pessimisti eppure ogni giorno, specialmente sentendo certe news al telegiornale, questi pensieri diventano opprimenti, ossessivi. Cerco di tenermi impegnata anche scrivendo come sto facendo adesso perchè non si può fare altro per non pensare o almeno per me è molto difficile. Ho bisogno di uno sfogo e la scrittura mi permette di sfogarmi. Quando tutto questo passerà? Me lo chiedo ogni giorno e i giorni infatti mi sembrano eterni. Ogni tanto penso che è un bene che mia nonna non deve passare tutto questo, le sarebbe venuto un infarto per l'ansia. Mia nonna mi manca molto ogni giorno ma spero con tutto il mio cuore che sia serena in un posto migliore e che abbia rivisto mio nonno e mia zia. Cerco di farmi forza pensando alla mia casa al mare, al mare, al mio ragazzo che non posso vedere, cerco di andare spesso sul balcone a prendere un pò di sole caldo e respirare almeno un pò d'aria fresca. Ho paura per mia mamma, lei non è più giovane e questo virus è sempre più forte e contagioso. Bisogna stringere i denti e "sopportare l'insopportabile" come disse l'imperatore Hirohito alla fine della seconda guerra mondiale. Ecco penso spesso a questa frase, come un mantra, e stranamente mi da forza. Arriveranno sicuramente tempi migliori perchè non può finire tutto qui, non adesso, non ancora.

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